La domestica, figura fondamentale per curare la casa

È da prendere atto che, nell’attuale panorama, la domestica è sì entrata a far parte di una grande forza lavoro globale, ma che tuttavia è ancora inserita tra i gruppi più vulnerabili di lavoratori. Non per nulla, non sono di certo rari articoli di cronaca che mettono in evidenza questa palese e assurda situazione.

Ancora oggi, infatti, la domestica lavora presso delle abitazioni private senza però avere dei chiari termini di occupazione. Vi è ancora oggi l’insana abitudine di non voler mettere, come si dice abitualmente, “in regola” la propria domestica. Sembra quasi che vi sia una precisa volontà nel voler escludere la domestica da un normale ambito di applicazione della legislazione del lavoro.

Pur essendo anche nel nostro paese il loro numero in costante aumento, si può facilmente constatare ancora la disparità di trattamento. Sembra quasi che la domestica sia considerata comoda, ma alla fine deve però rimanere una figura che alleggia tra color che sono sospesi.

Per fortuna, comunque, vi sono anche numerosi solerti famiglie che impiegano la domestica ponendola allo stesso livello di un qualsiasi altro lavoratore. Anche se in quelli che sono definiti lavori domestici la presenza di uomini è in costante aumento, attualmente rimane un settore altamente femminilizzato, nel quale l’83 per cento di tutti i lavoratori domestici è composto da donne.

La domestica, considerando le tempistiche sempre più ridotte a causa della moltitudine di impegni più o meno lavorativi, ha assunto un ruolo che è davvero fondamentale, andando a svolgere compiti che nel tempo si sono sempre più ampliati.

Oggi come oggi, infatti, non è difficile trovare una domestica che svolge tanto attività come ad esempio il prendersi cura di animali domestici, la pulizia della casa, il cucinare, il lavare e lo stirare i vestiti, quanto il prendersi cura dei figli, o dei membri anziani oppure malati di una famiglia.