Un weekend al casino Kozina

Sono nata e cresciuta nella città di Trieste, in Friuli Venezia Giulia. Una città, Trieste, piacevolmente ricca di contrasti culturali, derivanti da secoli di appartenenza all’impero austro-ungarico che aveva dato anche a Trieste quell’impronta multiculturale tipica di qualsiasi luogo incorporato in un regno molto grande che comprendesse molte culture. 

Trieste è un luogo che sa poco di Italia, quando lo si visita si ha più l’impressione di essere in Austria o in un paese balcanico. Per questo mi piace molto.

Dicevo, sono cresciuta a Trieste e quindi, molto vicino al confine con la Yugoslavia, prima, e con la Slovenia negli ultimi trent’anni. Da bambina, raramente andavo oltre confine perchè era complicato, c’era sempre la polizia che controllava chi entrava e chi usciva, le file erano interminabili e, una volta al di là, ci sentivamo sempre ospiti non troppo graditi. E così si andava in vacanza sempre in altre direzioni. E’ normale, allora, che da adulta non avessi sviluppato un attaccamento a quella terra che null’altro era se non la continuazione naturale del mio amato Carso triestino. Per fortuna, però, grazie all’Unione Europea, gli spostamenti oltre confine sono diventati nel tempo facilissimi ed eccomi ad oggi una grande fan della Slovenia. Ci vado ogni volta che posso, alla scoperta di un paese tanto vicino eppure tanto sconosciuto; ormai ci sono stata così spesso che conosco bene molti luoghi e devo dire sono quasi tutti splendidi. Il mio favorito in assoluto è il lago di Kozina. Ci ho passato di recente il weekend più bello della mia vita.

Assieme al mio compagno, abbiamo deciso di fare qualche giorno al casino Kozina. Entrambe siamo appassionati di avventure e l’idea del gioco d’azzardo ci è piaciuta da subito, anche se non eravamo mai entrati in un casino prima. Abbiamo deciso di dedicare una bella somma di denaro (sottratta dal nostro budget vacanza) appositamente a quello, così da poter fare due belle serate al casino Kozina consapevoli di quale sarebbe stato il limite massimo per ogni notte, ma liberi di giocare un bel po’.

Arrivati al lago, ci siamo goduti la natura per tutto il giorno, abbiamo cenato benissimo e, finalmente, ci siamo diretti al casino Kozina dove abbiamo passato la nottata più divertente che io possa ricordare. Eravamo così elettrizzati, carichi di adrenalina e, ammetto, su di giri per qualche bicchiere di vino, che non ci siamo accorti di essere rimasti lì fino alle quattro del mattino. Il giorno seguente abbiamo seguito più o meno lo stesso schema, ma la serata al casino Kozina, anche se divertente, non è stata grandiosa quanto la prima. Penso che il gioco d’azzardo non sia tanto nelle mie corde e che, quindi, l’abbia trovato interessante la prima volta in quanto cosa nuova e curiosa. E tuttavia porto nel cuore quel weekend e quella nottata al casino Kozina.