Oggigiorno, i labili confini tra la chirurgia plastica e quella estetica, si vanno sempre più riducendo. Non a caso, si parla tranquillamente di chirurgia plastica perfino nei casi di semplice lifting. Anche se le cronache e rotocalchi usano queste due tecniche come se fossero sinonimi le une delle altre, nella realtà dei fatti queste due specialità hanno aspetti e scopi fondamentali che le contraddistinguono.
Non a caso, la tradizionale chirurgia plastica è volta ad intervenire di fronte ad eventi che necessitano per ricostruire, per ridare funzionalità, perciò per avvenimenti strettamente legati alla salute. Invece, quella estetica, si occupa di dare corpo a esigenze, il più delle volte, meramente eccentriche.
Ovviamente, non si tratta di sostenere che una sia più importante dell’altra, ma, semplicemente, di avere le idee un po’ più chiare sugli scopi e sulle finalità della chirurgia plastica e della chirurgia estetica. Per esempio, chi si è sottoposto a quasi sessanta interventi chirurgici per assomigliare a Ken, oppure a numerosi interventi per sembrare Barbie, non ha fatto, di certo questo tipo di scelta per motivazioni sanitarie.
Tutt’altra cosa, invece, è quando si tratta di questioni medico sanitarie. Certo, dato il clima generale, i parametri e i dettami legati agli aspetti fisici sono sempre più pressanti. Ma quel che conta, è fare in modo che la questione non si trasformi in una sorta di patologia.
Andando ad analizzare con maggior attenzione tanto i casi di chirurgia plastica quanto quelli di chirurgia estetica, si potrà osservare che la maggioranza delle volte per cui i soggetti ne fanno ricorso, è legata al fatto che non si sentono sufficientemente belli. In realtà, quella immagine che vedono riflessa in uno specchio, non ha assolutamente nulla di sbagliato.
Non vi è, quindi, nulla di errato se sono molti medici che fanno presente l’aumento dei casi legati al disturbo dismorfico. In sostanza, questo, deve essere considerato come un segnale di pericolo, una condizione psicologica di rilevante importanza dato che porta un soggetto a non essere mai totalmente soddisfatto e, tutto ciò, indipendentemente da quello che ha fatto la chirurgia plastica o la chirurgia estetica. Un fattore importante, invece, è lo stile di vita che si segue.
Quindi, andando a concludere, è da sottolineare come la chirurgia plastica comprende la chirurgia estetica e la chirurgia ricostruttiva, e che il tutto deve essere visto e considerato come una effettiva chirurgia riparatrice e non come un mezzo per apparire ciò che non si è.